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Durante l’Assemblea di Assosport tenutasi giovedì 29 giugno al Vicenza Convention Center è emerso un quadro positivo e in miglioramento per lo sportsystem. Il 78% del fatturato degli articoli sportivi è dato dall’export (76% nel caso nelle calzature sportive), in crescita di anno in anno. La contraffazione rimane a oggi uno dei grandi problemi dell’industria dello sport, in grado di far registrare in Europa perdite per 492 milioni di euro (dati EUIPO), più controllabili grazie al web. “Il digitale è una grande opportunità e proprio grazie al digitale potremmo abbattere il fenomeno della contraffazione”, ha dichiarato il presidente di Assosport Luca Businaro. “Monitorare tutto il sistema è complesso ma oggi il consumatore ha in mano degli strumenti per verificare l’autenticità del prodotto: è un percorso in atto, siamo certi che i risultati arriveranno presto. Come associazione confindustriale ci stiamo impegnando per chiedere una tutela per le nostre aziende contro la competizione illegale”.

Non a caso, secondo l’Osservatorio Nazionale Digitale e Sport, l’80% delle aziende sta investendo nel digitale. “La tracciabilità e la rintracciabilità delle informazioni permette di verificare lotti di produzione, materiali, lavorazioni e intercettare eventuali anomalie che possono insorgere lungo la filiera”, spiega Giovanni Vaia, direttore del Digital Enterprise Lab. Un esempio positivo su tutti è dato dal Gruppo Dainese, che da aprile 2016 a oggi ha messo in atto un sistema per tutelare il prodotto, bloccando 523.000 pubblicità ingannevoli e facendo rimuovere circa 7000 articoli falsi online.

L’assemblea di Assosport è stata l’occasione per un confronto tra il mondo imprenditoriale sul futuro del settore, con approfondimenti relativi a innovazione, internazionalizzazione e digitalizzazione.