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Patagonia si unisce allo sciopero di venerdì 24 settembre che vedrà impegnati giovani attivisti e cittadini di tutto il mondo per chiedere giustizia climatica.

In segno di solidarietà e per fare pressione sui leader mondiali, il brand statunitense chiuderà in tutta Europa ogni negozio e ufficio nelle località in cui verranno organizzate le manifestazioni; facendo ciò permetterà ai suoi dipendenti di partecipare all’iniziativa. In Italia, la chiusura riguarderà lo store Patagonia di Milano.

Chiunque non avesse la possibilità di unirsi alla manifestazione può fare la sua parte mettendo a disposizione le proprie competenze a sostegno di un gruppo ambientalista, attraverso Patagonia Action Works, o condividendo online la propria esperienza riguardante la crisi climatica.

Ogni anno, dal 1985, l’azienda dona l’1% delle vendite per la conservazione e il ripristino dell’ambiente naturale e fino ad oggi ha devoluto oltre 145 milioni di dollari a gruppi ambientalisti locali.

Nel 2019 il marchio ha lanciato il progetto Patagonia Action Works: piattaforma online che collega il singolo individuo con le organizzazioni no profit, al fine di favorire azioni concrete sui problemi che il mondo deve affrontare.

“La crisi climatica non è più solo una previsione, è ormai realtà, ed è necessaria un’azione urgente e collettiva per assicurare un futuro per tutti. Bisogna agire in profondità: è essenziale disinvestire dai combustibili fossili. Le imprese, i leader e i governi devono essere chiamati a rispondere. Come Patagonia, stiamo facendo tutto il possibile per la decarbonizzazione e per supportare quei gruppi che lavorano contrastando le cause della crisi climatica e naturale. Siamo un’azienda costruita sull’attivismo ed è per questo motivo che vogliamo sostenere i nostri colleghi e colleghe che vogliono aderire allo sciopero. Incoraggiamo altre aziende a fare lo stesso”, dichiara Beth Thoren, Environmental Actions & Initiatives director, EMEA, Patagonia.